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“Il ladro silenzioso della vista”: il Glaucoma

Il glaucoma viene definito “il ladro silenzioso della vista”. Questa definizione è molto importante e riassume la pericolosità della malattia. Nella gran parte dei casi infatti chi è colpito dalla malattia non si accorge di nulla, anche se la malattia va avanti e provoca gravi danni, non reversibili.

La malattia è caratterizzata da un aumento della pressione oculare, a cui segue un danno del nervo ottico ed una progressiva perdita del campo visivo. L’aumento della pressione oculare danneggia il nervo ottico in quanto va a comprimere le fibre nervose e i vasi del nervo stesso: il nervo ottico va incontro ad una progressiva perdita delle sue fibre fino alla sua completa morte. Il nervo è ciò che trasmette l’informazione visiva dalla retina al cervello: la morte del nervo vuol dire quindi la cecità. Il danno del nervo ottico coincide con una alterazione del campo visivo, ovvero dello spazio percepito dall’occhio. È importante sapere che nella gran parte dei casi il paziente non si accorge dell’aumento del tono oculare né si accorge della perdita del campo visivo, se non quando è stato danneggiato gran parte del nervo ottico e si è perso gran parte del campo visivo. Questo perché la perdita del campo visivo non interessa le zone centrali, ovvero fino alle fasi terminali della malattia viene conservata la visione centrale, mentre si perde la periferia del campo visivo. Ovvero il paziente con glaucoma in fase iniziale o intermedia non sia accorge della malattia e, se non viene visitato, continua a peggiorare per molto tempo senza che si possa rendere conto della gravità della situazione.

È importante comprendere che i danni causati dalla malattia non sono reversibili: il nervo ottico non può essere rigenerato, quindi il campo visivo non può migliorare.

Per questo motivo la visita oculistica non può limitarsi alla misurazione della vista, ma deve comprendere un esame completo dell’occhio, fra cui la misurazione della pressione oculare (semplice e non dolorosa) e l’osservazione del fondo dell’occhio con studio del nervo ottico.

Sono più esposti al rischio di sviluppare la malattia i pazienti con familiari affetti da glaucoma, i miopi, i soggetti di razza negra. La incidenza di glaucoma aumenta con l’età quindi se è raro fra i giovani, dopo i 70 anni fino all’8% della popolazione presenta ipertono oculare. Si stima che circa 9.000 umbri siano affetti da tale patologia oculare. La malattia può comunque colpire persone di tutte le età e raramente può essere congenito.  


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